Centenario della nascita di Aldo Scimè

Strada degli Scrittori" celebra un grande intellettuale siciliano

04/09/2024 DI REDAZIONE

Centenario della nascita di Aldo Scimè: la "Strada degli Scrittori" celebra un grande intellettuale siciliano

Agrigento ricorda Aldo Scimè, uomo di cultura e protagonista del panorama siciliano del Novecento, nel centenario della sua nascita. Durante il Master “Le parole del Cinema”, un tributo anche a Leonardo Sciascia cinefilo.

Aldo Scimè, figura cardine della cultura siciliana del Novecento, avrebbe compiuto cent’anni lo scorso 5 settembre. Nato a Racalmuto, in contrada Noce, Scimè non è stato solo un uomo di lettere, ma un vero promotore culturale che ha contribuito a plasmare il panorama intellettuale siciliano. 

Nel 1943, appena ventenne, Scimè fu tra i protagonisti della storica emittente “Radio Palermo avamposto dell’Italia liberata”, simbolo di un’Italia che stava rinascendo dalle ceneri della guerra. Successivamente, contribuì a fondare la sede siciliana della Rai, dimostrando un instancabile impegno nella promozione della cultura e dell’informazione. Il suo percorso lo portò poi all’Assemblea regionale siciliana, dove, come segretario generale, trasformò Palazzo dei Normanni in un crocevia per artisti e scrittori.

Ma la sua opera più significativa è legata alla sua terra natale, Racalmuto, che grazie a lui e al suo amico di sempre, Leonardo Sciascia, divenne un polo culturale di prim’ordine. Insieme, i due racalmutesi riscoprirono e valorizzarono artisti e opere dimenticate, offrendo un contributo indelebile alla cultura siciliana.

La "Strada degli Scrittori", un’iniziativa culturale che unisce i luoghi legati ai grandi scrittori siciliani, ha voluto ricordare Scimè in occasione del suo centenario. La sua visione e il suo impegno furono determinanti per la nascita di questo progetto undici anni fa, riconoscendo il potenziale di un percorso che non solo valorizza le città e i paesi ispiratori di grandi opere letterarie, ma anche avvicina i viaggiatori alla lettura.

Durante il Master di scrittura organizzato dalla "Strada degli Scrittori", quest’anno dedicato a “Le parole del Cinema”, il direttore Felice Cavallaro ha ricordato con affetto la figura di Scimè: “Ci piace sottolineare, ripetendo quanto detto dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, suo grande amico, che questo grande intellettuale siciliano ‘ha costituito e costituisce riferimento morale e culturale’”.

L’omaggio ad Aldo Scimè si intreccia inevitabilmente con quello a Leonardo Sciascia, suo compagno di vita e di avventure culturali. Una mostra allestita nello Spazio Temenos di via Pirandello ad Agrigento, nell’ambito del master, racconta la passione di Sciascia per il cinema, nata al teatro Regina Margherita di Racalmuto. La mostra, curata da Salvatore Picone e Pietro Tulumello, espone un carteggio inedito composto da lettere e cartoline che Sciascia inviava a Giuseppe Tulumello, altro racalmutese e amico di vecchia data, in cui emerge l’amore per il grande schermo e per la settima arte. Il titolo della mostra, “Fammi sapere che film si proietta – Omaggio a Leonardo Sciascia cinefilo”, riflette l’intensità di questa passione, testimoniata dalle mini recensioni che Sciascia affidava alla corrispondenza con gli amici.

Questo doppio omaggio, a Scimè e Sciascia, non solo celebra due figure imprescindibili della cultura siciliana, ma rinnova l’invito a scoprire, o riscoprire, un’eredità culturale che continua a parlare al presente, attraversando generazioni e trasformazioni storiche.

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